Domenica 14 agosto 2022 - X dopo Pentecoste (C)
Nella Bibbia
Per comprendere l'affermazione di Gesù, ricordiamo che nella Bibbia 'pace' (shalom) è il 'benessere dell'uomo
in tutte le sue dimensioni: sociali, materiali e spirituali', non esclusa la giustizia verso i poveri.
“Operatori di pace” non significa “pacifici” e neppure soltanto “pacificatori”, titolo che nell'antico mondo ellenistico era dato agli imperatori che eliminavano i conflitti con la forza militare.
Matteo qui si riferisce alle persone che coltivano una passione attiva per la giustizia, che mettono le loro energie, i loro sforzi, il loro cuore al servizio della concordia e della ricomposizione dei rapporti tra i fratelli, in particolare nella comunità.
Gesù operatore di pace
Gesù realizza questa beatitudine in forma paradossale: il suo annuncio di pace non toglie le contraddizioni storiche, anzi le fa esplodere e il conflitto colpisce proprio lui.
Egli, infatti, subisce l'aggressione della violenza sulla sua persona.
Ma neppure nell'ora più acuta dello scontro fa ricorso alla violenza difensiva; anzi, rifiuta decisamente l'uso della spada.
Gesù opera la pace accettando di prendere la croce che gli è caricata addosso.
Beati noi
C'è un modo concreto di essere operatori di pace:
dare innanzitutto il perdono e chiedere perdono;
aiutare le persone divise dall'odio e dai risentimenti
a ritrovare un incontro, ad attuare la prassi dell'amore.
Ma attenzione: l'operare la pace non è chiudere gli occhi
sulle situazioni, non è fuga di fronte alle difficoltà,
ma è l'impegno che si esprime
anche nella correzione fraterna,
quale forma importante dell'amore che si deve al prossimo.
L'indifferenza davanti al male che un fratello
sta facendo o si sta facendo,
non è amore di pace,
ma piuttosto complicità in questo male!